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martedì 20 novembre 2018

CORSO DI PREPARAZIONE ESAME PER L'IDONEITA' ALLA RICERCA E RACCOLTA DEI TARTUFI.


























Dopo la conclusione del corso micologico per il rilascio del tesserino per la raccolta funghi, FederFauna riprende le attività formative per tutti coloro che amano la natura, le attività rurali e la vita all'aria aperta ma anche la buona e sana cucina tradizionale.
Si riparte quindi con il Corso di preparazione all'esame per l'idoneità alla ricerca e raccolta dei Tartufi.
Le modalità di ricerca e raccolta dei tartufi, sul territorio del Lazio, sono disciplinate dalla Legge Regionale 16 dicembre 1988 n.82 “Disciplina della raccolta, coltivazione e commercializzazione dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo”, emanata ai sensi della Legge quadro 16 dicembre 1985, n.752.
Per praticare la raccolta dei tartufi su fondi non di loro proprietà, i raccoglitori debbono essere muniti di apposito tesserino di idoneità sul quale sono riportate le generalità e la fotografia vidimata del raccoglitore autorizzato (art. 6, L.R n.82/1988).
Il tesserino di idoneità autorizza il titolare alla ricerca ed alla raccolta di tartufi sull'intero territorio nazionale (art. 5 della legge 16 dicembre 1985, n.752).
Il tesserino di idoneità viene rilasciato agli aspiranti raccoglitori che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età ed abbiano superato un esame inteso ad accertare la conoscenza delle specie e delle varietà dei tartufi, degli elementi fondamentali della biologia degli stessi, delle modalità di ricerca, di raccolta e di commercializzazione e delle norme relative.
L’esame consiste in una prova scritta con quesiti a risposta multipla che vertono sulle materie previste dalla Legge Regionale n.82/1988: aspetti normativi della ricerca, raccolta e commercializzazione dei tartufi, conoscenza delle specie dei tartufi per i quali è autorizzata la ricerca e raccolta e la biologia degli stessi.

Il Corso è suddiviso in tre giornate con lezioni della durata di due ore ciascuna, si svolgerà a Gallicano nel Lazio e comincerà al raggiungimento di un numero congruo di aspiranti Tartufai.


Per informazioni contattare la Delegazione FEDERFAUNA di ARTENA 

mercoledì 24 ottobre 2018

venerdì 28 settembre 2018

GALLICANO NEL LAZIO:FEDERFAUNA ORGANIZZA IL CORSO MICOLOGICO, APERTE LE ISCRIZIONI

 Programma del Corso di Formazione Micologica L.r. 32/98, art. 4 comma 5 per il rilascio del tesserino.

Obiettivi e finalità 
L’obiettivo principale del corso di formazione micologica è quello di fornire ai raccoglitori un metodo di riconoscimento dei funghi in modo da salvaguardare la salute pubblica. Tale obiettivo può essere raggiunto tramite l’osservazione metodica e sistematica delle parti identificative delle specie fungine. Il secondo obiettivo è finalizzato a preservare e mantenere in equilibrio biologico il bosco anche attraverso l’insegnamento delle tecniche corrette di ricerca e di raccolta dei funghi. 

Durata del corso 
Il corso ha una durata di 14 ore ed è articolato in un numero massimo di 6 lezioni. L’attestato di frequenza del corso viene rilasciato ai corsisti che abbiano frequentato almeno 12 ore di corso. 

Materie di insegnamento

a) Legislazione in materia di ricerca, raccolta e commercializzazione dei funghi epigei, norme comportamentali. La vigilanza e le sanzioni. Intossicazioni fungine: casi più frequenti, norme prudenziali di carattere igienico sanitario per la prevenzione degli avvelenamenti fungini. 
b) Biologia ed ecologia dei funghi
c) Descrizione dei caratteri macroscopici dei generi e delle specie fungine più diffuse (Boletus, Amanita, Macrolepiota, Agaricus Russula, Clitocybe, Pleurotus ecc.) con riferimento ai caratteri morfologici, cromatici, organolettici ed ecologici con particolare attenzione alle specie tossiche e più rappresentative e a quelle confondibili con le specie eduli: sindromi da tossicità e da avvelenamento. Le specie commestibili più comuni delle nostre zone con particolare rilievo alle specie simili ma velenose.
La prima parte dei corsi consiste nell'esposizione degli argomenti con l'utilizzo di immagini e testi con l’ausilio di dispositivi appropriati.
La seconda parte sarà destinata allo studio e alla presentazione di funghi freschi messi a disposizione dei discenti. 
Compatibilmente con la stagione, potrà essere organizzata un'uscita durante la quale mettere in atto le metodiche di raccolta dei funghi e lo studio dei caratteri distintivi delle specie raccolte sul posto al fine di riconoscerne la specie.



TAR Toscana Sez. III n. 463 del 27 marzo 2017. Beni Ambientali. Allevamento di cavalli ad uso maneggio

Torniamo di nuovo sull'argomento relativo alla ammissibilità di un Piano di Utilizzazione Aziendale (PUA) per la realizzazione di manufatti necessari all'allevamento di cavalli destinati ad attività agonistiche. L’art. 2135 del cod. civ. ricomprende nell’attività dell’imprenditore agricolo “l’allevamento di animali”, ciò a seguito della novella di cui al d.lgs. n. 228 del 2001, che ha sostituito la precedente previsione riferita “all’allevamento del bestiame”; tale modificazione testuale va interpretata come comportante un ampliamento dei confini dell’attività agricola, superando l’idea originaria secondo cui rientrava in agricoltura solo l’allevamento di animali destinati all’alimentazione o ai lavori agricoli e comunque legati al fattore produttivo della terra, e giungendo invece a comprendere nell’agricoltura le attività comunque correlate al ciclo vitale di animali, compreso l’allevamento di cavalli da corsa e ad uso maneggio. Abbiano quindi richiesto alla direzione regionale competente se alla luce delle pronunce normative sia o meno opportuno rettificare il contenuto dei precedenti pareri. Restiamo fiduciosi di un positivo riscontro.