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venerdì 28 settembre 2018

GALLICANO NEL LAZIO:FEDERFAUNA ORGANIZZA IL CORSO MICOLOGICO, APERTE LE ISCRIZIONI

 Programma del Corso di Formazione Micologica L.r. 32/98, art. 4 comma 5 per il rilascio del tesserino.

Obiettivi e finalità 
L’obiettivo principale del corso di formazione micologica è quello di fornire ai raccoglitori un metodo di riconoscimento dei funghi in modo da salvaguardare la salute pubblica. Tale obiettivo può essere raggiunto tramite l’osservazione metodica e sistematica delle parti identificative delle specie fungine. Il secondo obiettivo è finalizzato a preservare e mantenere in equilibrio biologico il bosco anche attraverso l’insegnamento delle tecniche corrette di ricerca e di raccolta dei funghi. 

Durata del corso 
Il corso ha una durata di 14 ore ed è articolato in un numero massimo di 6 lezioni. L’attestato di frequenza del corso viene rilasciato ai corsisti che abbiano frequentato almeno 12 ore di corso. 

Materie di insegnamento

a) Legislazione in materia di ricerca, raccolta e commercializzazione dei funghi epigei, norme comportamentali. La vigilanza e le sanzioni. Intossicazioni fungine: casi più frequenti, norme prudenziali di carattere igienico sanitario per la prevenzione degli avvelenamenti fungini. 
b) Biologia ed ecologia dei funghi
c) Descrizione dei caratteri macroscopici dei generi e delle specie fungine più diffuse (Boletus, Amanita, Macrolepiota, Agaricus Russula, Clitocybe, Pleurotus ecc.) con riferimento ai caratteri morfologici, cromatici, organolettici ed ecologici con particolare attenzione alle specie tossiche e più rappresentative e a quelle confondibili con le specie eduli: sindromi da tossicità e da avvelenamento. Le specie commestibili più comuni delle nostre zone con particolare rilievo alle specie simili ma velenose.
La prima parte dei corsi consiste nell'esposizione degli argomenti con l'utilizzo di immagini e testi con l’ausilio di dispositivi appropriati.
La seconda parte sarà destinata allo studio e alla presentazione di funghi freschi messi a disposizione dei discenti. 
Compatibilmente con la stagione, potrà essere organizzata un'uscita durante la quale mettere in atto le metodiche di raccolta dei funghi e lo studio dei caratteri distintivi delle specie raccolte sul posto al fine di riconoscerne la specie.



TAR Toscana Sez. III n. 463 del 27 marzo 2017. Beni Ambientali. Allevamento di cavalli ad uso maneggio

Torniamo di nuovo sull'argomento relativo alla ammissibilità di un Piano di Utilizzazione Aziendale (PUA) per la realizzazione di manufatti necessari all'allevamento di cavalli destinati ad attività agonistiche. L’art. 2135 del cod. civ. ricomprende nell’attività dell’imprenditore agricolo “l’allevamento di animali”, ciò a seguito della novella di cui al d.lgs. n. 228 del 2001, che ha sostituito la precedente previsione riferita “all’allevamento del bestiame”; tale modificazione testuale va interpretata come comportante un ampliamento dei confini dell’attività agricola, superando l’idea originaria secondo cui rientrava in agricoltura solo l’allevamento di animali destinati all’alimentazione o ai lavori agricoli e comunque legati al fattore produttivo della terra, e giungendo invece a comprendere nell’agricoltura le attività comunque correlate al ciclo vitale di animali, compreso l’allevamento di cavalli da corsa e ad uso maneggio. Abbiano quindi richiesto alla direzione regionale competente se alla luce delle pronunce normative sia o meno opportuno rettificare il contenuto dei precedenti pareri. Restiamo fiduciosi di un positivo riscontro.